Introduzione
Non appena si accenna alla Bosnia-Erzegovina e alla sua capitale Sarajevo, a molti sembra inevitabile parlare di guerra: la memoria corre subito al conflitto del 1992-95, nel quale gli amanti del racconto di Jergović finiscono per perdersi, ma anche andando più indietro nel tempo i luoghi comuni su Sarajevo e i Balcani “polveriera d’Europa” si sprecano. Che la guerra sia stata una presenza costante nella penisola balcanica dal medioevo ad oggi è innegabile, ma questa zona d’Europa, ed in particolare proprio il suo “cuore” (geografico e culturale), cioè quella Bosnia-Erzegovina di cui ci occupiamo, ha visto nel corso dei secoli esempi straordinari di pacifica convivenza tra persone di differenti etnie, culture, religioni. La Bosnia-Erzegovina è un territorio di modesta estensione, ma straordinariamente vario e complesso: chiunque abbia provato a raccontarne la storia a colpi di semplificazioni e generalizzazioni ha finito per produrre banalità e falsi luoghi comuni (non a caso ho preferito anteporre alla storia un racconto: non i suoi molti, a volte imbarazzanti storici, ma piuttosto i suoi migliori scrittori hanno saputo rendere, in poche righe, l’anima della Bosnia-Erzegovina). Obbiettivo dichiarato di questo breve lavoro è quello di utilizzare la storia e la cultura bosniache come esempi dei massimi benefici portati dalla convivenza multietnica, ma anche dei gravi rischi cui essa è costantemente sottoposta: la Bosnia Erzegovina ci ha mostrato, con una chiarezza esemplare, come sia possibile creare una società dove veramente le differenze non siano vissute come un peso, ma come un arricchimento; purtroppo, però, ci ha anche dimostrato quanto poco basti, in assenza dei giusti anticorpi, per distruggere completamente una società di questo tipo, trasformandola addirittura nel suo contrario.
E’ impossibile ripercorrere la storia della Bosnia-Erzegovina senza allargare la prospettiva a tutti i Paesi dei Balcani occidentali, cioè Slovenia, Croazia, Serbia, Montenegro, Macedonia (che con la Bosnia-Erzegovina costituirono, dal 1918 al 1939, il Regno di Jugoslavia e, dal 1945 al 1991, la Repubblica Socialista Federativa di Jugoslavia), più Albania e Grecia.